Ci ha lasciato, con la riservatezza che l’ha sempre caratterizzata, la professoressa Donatella Simon.

Ci ha lasciato, con  la riservatezza che l’ha sempre caratterizzata, la prof. Donatella Simon.

Si legge dal suo curriculum che si laureò in Filosofia ad indirizzo sociologico nel 1979 con una tesi su I”Welfare State Anni Trenta-Anni Settanta. Rapporti e prospettive”. Fu suo relatore il prof. Filippo Barbano, fra i promotori della rinascita della sociologia in Italia nel secondo dopoguerra, Direttore dellIstituto Gioele Solari della Facoltà di Scienze politiche di cui fu cofondatore nel 1969 e poi primo Direttore del nuovo Dipartimento di scienze sociali.
Dopo la laurea, con il prof. Barbano, la prima esperienza di ricerca empirica, “Le frontiere della città. Casi di marginalità e servizi sociali” in cui si occupò del caso dei dimessi dal carcere e dell’attività degli operatori attivi in quell’area di assistenza.
I suoi primi scritti riguardarono la sociologia del servizio sociale.
Nel 1984 vinse il concorso da ricercatore in sociologia generale nella Facoltà di Scienze politiche di Torino.
Su invito di Barbano, partecipo’ nel 1985-86 ad una ricerca promossa dall’Istituto piemontese Antonio Gramsci sulla cultura del positivismo scientifico a Torino, occupandosi della divulgazione scientifica in campo medico, aspetto non secondario della cultura sociale in una fase di accelerata modernizzazione del paese a fine Ottocento. 

Con il prof. Giuseppe Bonazzi (ordinario di sociologia dell’organizzazione) prese parte nel 1986-87 ad una ricerca empirica promossa dall’Ires-Piemonte sulla riconversione socio-lavorativa degli ex-dipendenti della grande industria in area torinese.
Intorno alla fine degli anni Ottanta, di concerto con una collaborazione alla cattedra di storia del pensiero sociologico tenuta da Elio Roggero e in accordo con gli interessi teorici di Barbano, cominciò la sua frequentazione dei Classici della sociologia e insegnò tra il 1996 e il 2001  storia del pensiero sociologico.
Inizialmente i suoi studi furono diretti alla prima sociologia del positivismo italiano nei suoi rapporti con la cultura francese nonché all’approfondimento del pensiero di Auguste Comte. Poi iniziò ad approfondire la conoscenza della sociologia tedesca e di Georg Simmel in particolare, che diventò oggetto di una assidua frequentazione e rimase in contatto con il Gruppo dei Simmel Studies dell’Università di Bielefeld in Germania.
In Francia e Germania si è recata più volte: a Parigi per i seminari della Société française pour l’Histoire des sciences de l’Homme, di cui è stata socia per vari anni, e a Gottinga in soggiorni di studio presso il Soziologisches Seminar della locale Università.
La conoscenza della lingua inglese è stata resa possibile da numerosi soggiorni in Inghilterra (Londra e Exeter), quella della lingua francese è stata approfondita grazie ad una borsa di studio del Governo francese ottenuta nel 1979 presso l’Institut détudes françaises de Touraine nella città di Tours e quella della lingua tedesca si è perfezionata con una borsa di studio del Goethe Institut nel 1992 presso la sede di Göttingen.
La lettura e lo studio dei classici della sociologia l’hanno poi condotta a individuare dal punto di vista teorico nella categoria di persona (messa inizialmente a punto da Emile Durkheim e Marcel Mauss) un fecondo punto di contatto tra dimensioni micro- e macrosociali, non disgiunte da una forte valenza etica attribuita al Soggetto-Attore.
Di recente ha rivolto nuovamente la sua attenzione all’area dei servizi sociali alla persona e a quella della sociologia della salute (mentale in particolare e della pratica psicoterapeutica), sempre a partire dai classici della sociologia. In ragione di questo è stata membro della Segreteria tecnico-scientifica della Rivista Salute e società diretta dal prof. Costantino Cipolla dell’Università di Bologna. È stata membro della redazione della rivista Sicurezza e scienze sociali e referee della collana Laboratorio sociologico diretta dal prof. Cipolla per i tipi della FrancoAngeli.
Ha partecipato al Convegno del 16 novembre 2012 a Bologna in occasione del decennale di fondazione di Salute e società con un paper intitolato: “Sociologia e salute mentale. La lezione della Scuola di Chicago”.
Ha scritto su “Percorsi sociologici per il servizio sociale”  ed un saggio dal titolo “Sociologie della povertà. Dall’approccio positivistico alle teorie dinamiche quale introduzione a Georg Simmel”. 

Istituzionalmente ha fatto parte dal 1994 al 1999 della commissione piani di studio della Facoltà di Scienze politiche; della Direzione didattica del corso di laurea in servizio sociale (2001-02) come responsabile dell’orientamento e del tutorato. È stata poi stata responsabile dell’orario e dell’orientamento studenti del corso di laurea in Sociologia e ricerca sociale e nel 2001-2004 ha fatto parte della Giunta del Dipartimento di scienze sociali diretto dal prof. Bonazzi. Dal settembre 2010 al settembre 2011 è stata nuovamente parte della medesima Giunta sotto la Direzione della prof.ssa Adriana Luciano.
Membro componente del Consiglio della Biblioteca interdipartimentale Gioele Solari.
Nel 2002 presso l’università di Lecce ha conseguito l’idoneità come professore associato di sociologia , ed è entrata in servizio a Torino nel 2005, confermata nel 2008.
Ha insegnato sociologia presso il corso di laurea in Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione, il corso di laurea in Sociologia e ricerca sociale, in Scienze politiche e in Servizio sociale.
Ha fatto parte della Commissione per gli esami di stato per l’abilitazione degli assistenti sociali nel 2002, 2005, 2006 e 2011.
Ha insegnato sociologia al primo anno del CdL in servizio sociale, è stata titolare di un laboratorio di preparazione al tirocinio nonché membro della commissione di preparazione e valutazione del test d’accesso per il numero programmato e della commissione che valuta le candidature dei collaboratori esterni al corso (tutors professionali). È stata membro della Commissione di autovalutazione del corso di laurea in servizio sociale in merito alle procedure AVA, nonché responsabile dei piani di studio.
Dall’anno accademico 2013-2014 ha insegnato Storia del pensiero sociologico nel corso di laurea in Psicologia.
Sono numerosissime le sue pubblicazioni.

L’abbiamo invitata più volte alle celebrazioni della Giornata mondiale del servizio sociale, occasioni nelle quali, con la sua grande generosità e competenza, ci ha accompagnato nelle riflessioni.

Ci lascia una grande professionista, una persona discreta, attenta, competente, appassionata.
È una grande perdita per tutti noi.
Mi restano, oltre ai tanti libri che mi ha regalato i suoi moniti: “Barbara, fate crescere la disciplina del servizio sociale. Voi valete. Gli assistenti sociali sono strategici nel nostro sistema e lo sono in Accademia”.

Un abbraccio Donatella.

La Presidente Croas Piemonte
Barbara Rosina