STATEMENT ON THE REFUGEES’ SITUATION
It is not the first time Europe is witnessing forced migration and displacement of whole communities. Fuelled by devastating wars, forced migration has always caused human suffering. It has also always invoked European societies’ compassion and action aimed at relieving displaced people’s lives. The armed conflicts of the 21st century in Syria, Eritrea and other countries have, once again, left millions of people homeless and fearful of torture and death.
The challenge to us, social work educators, is twofold – on the one hand to use our experience, knowledge and skills in order to contribute to the collective efforts for refugees’ needs to be fully met, and on the other hand to appeal to local, national and international communities for solidarity in order to challenge the structural reasons behind forced displacement. So far, across Europe, dozens of initiatives, humanitarian projects and grassroots activities involve social work educators and students.
EASSW invites social work educators and students across Europe to use their knowledge, creativity and determination in order to work’s towards defending the right to human dignity, through the promotion of social work values. In unity, we ought to resist the thinking that the refugee crisis creates security, economic, religious or cultural problems. Instead, we should support actions that unconditionally emphasise on the worth of the people and empower communities to resist those challenges.
I Contributi presentati al WSWD2016 di Torino
Coinvolgere i genitori dei minori stranieri : l’iniziativa “Diamoci una mano “ e la riscoperta della capacità di “aspirare” di Marina Fasciolo Assistente sociale CISSACA
Docente a contratto presso l’Università del Piemonte Orientale
Questo breve contributo nasce da un’esperienza che sto maturando all’interno di un progetto contro la dispersione scolastica. E’ stato intitolato “Diamoci una mano 2.0” ed è un’iniziativa che si propone di sviluppare un’azione di supporto individuale rivolta ai minori in difficoltà scolastica e alle loro famiglie. Si tratta di un intervento finalizzato a prendersi cura di minori, attraverso il coinvolgimento attivo di studenti volontari del triennio delle superiori e universitari che si rendono disponibili durante l’anno scolastico ad incontrarsi nelle aule messe a disposizione dalle scuole, o nelle sedi di associazioni locali, per fare i compiti. clicca qui per leggere il contributo
Pubblicato il 16 aprile 2016
Quali “lenti” per leggere il fenomeno delle migrazioni contemporanee in Italia?
Michael Eve e Maria Perino – Università del Piemonte Orientale
Le notizie e le immagini di questi mesi danno l’impressione di flussi di migranti “fuori controllo”. Va invece ricordato che non è la prima volta che l’Europa e l’Italia hanno affrontato le migrazioni, sia interne che internazionali. L’Istituto di Ricerca Sociale del Dipartimento di Giurisprudenza Scienze Sociali ed Economiche dell’Università del Piemonte Orientale ha infatti condotto una ricerca, Secondgen (www.secondgen.it), sulla collocazione sociale e le carriere scolastiche e lavorative dei figli degli immigrati in Piemonte, mettendo a confronto i percorsi dei figli degli immigrati regionali arrivati attorno agli anni Sessanta con quelli dei figli degli immigrati stranieri oggi. clicca qui per leggere il contributo
Pubblicato il 16 aprile 2016
Marilena DELLAVALLE – Università di Torino
Conclusioni
Nel 1996, le organizzazioni internazionali di servizio sociale danno vita al primo evento volto a evidenziarne e celebrarne il ruolo nella società e il suo contributo alla inclusione sociale. In Italia, l’iniziativa è introdotta dalla Prof.ssa Annamaria Campanini, dell’Università Milano Bicocca, oggi candidata alla Presidenza dell’International Association School of Social Work.
WSWD 2016 Torino Conclusioni M. Dellavalle
Pubblicato l’11 aprile 2016
Il servizio sociale per gli immigrati italiani negli Stati Uniti nei primi decenni del Novecento
Relazione di Maddalena Tirabassi presentata alla Giornata sui temi delle migrazioni e dei profughi in occasione della Giornata internazionale del Servizio Sociale, 15 marzo 2016, Torino.
Testo tratto da Maddalena Tirabassi, Il Faro di Beacon Street. Social workers e immigrate negli Stati Uniti (1910-1939), Milano, Franco Angeli, 1990.
Foto credits: Le immagini provengono da Tirabassi, Il Faro cit., dall’Archivio del Centro Altreitalie e dal Web.
Le comunità prosperano quando il valore e la dignità delle persone sono rispettate
La citazione della Giornata mondiale del servizio sociale del 2016, ponendo l’enfasi sulla dignità delle persone, ben sintetizza le policy adottate dal nascente servizio sociale sull’immigrazione negli Stati Uniti di inizio Novecento.
Clicca qui per leggere la relazione.
Si segnala che la relazione è stata pubblicata sul sito di Alteritalie – Centro Studi sulle migrazioni italiane Puoi leggere anche qui il contributo della prof. Tirabassi
Pubblicato l’8 aprile 2016
Servizio sociale e immigrazione
di Chiara Biraghi
Nel lavoro sociale è importante definire le migrazioni e leggerle anche come fenomeno relazionale in quanto vi è un rapporto complesso fra società diverse, quella di partenza, quella di transito e quella di arrivo. Il migrante porta con sè qualcosa del proprio paese e lo comunica, viceversa chi accoglie e come fenomeno identitario chi parte transita da un luogo dove aveva un’identità sociale e famigliare, una storia e dei legami affettivi, ad un altro dove «improvvisamente» diventa «invisibile». E’ doveroso ricordare sempre che l’esistenza del migrante parte da lontano e non ha inizio dal momento in cui approda nel paese di arrivo. Clicca qui per leggere la relazione
Pubblicato il 13 aprile 2016
Servizio sociale e immigrazione
di Daniela Simone
Nel mondo, da secoli, l’immigrazione è un fenomeno presente.
Nell’enciclopedia delle scienze sociali si afferma che “Il fenomeno delle migrazioni è antico quanto l’uomo” La storia ci indica periodi e fasi dei movimenti migratori: i ritrovamenti archeologici mettono in evidenza che le migrazioni sono state all’origine del popolamento dei continenti; le conquiste politico-militari dell’antichità e del Medioevo hanno provocato ingenti spostamenti di popolazione tanto dalla madrepatria verso i territori conquistati, quanto da questi verso il paese dei conquistatori; le grandi esplorazioni geografiche dell’età moderna così i grandi imperi coloniali hanno favorito e stimolato il popolamento delle terre di conquista. Ma le prime esperienze di sfruttamento agricolo dei nuovi territori hanno dato luogo anche a forme di migrazione forzata: il trasferimento coatto di schiavi dall’Africa nel Nuovo Mondo. Negli ultimi due secoli anche il continente europeo ha registrato importanti flussi di emigrazione transoceanici così come l’Italia. clicca qui per continuare la lettura
Pubblicato il 3 aprile 2016
SERVIZIO SOCIALE e IMMIGRAZIONE nel COMUNE di COLLEGNO (dal 1967….)
di Maria Rosa Guerrini
“Il treno che viene dal sud, non porta soltanto Marie, con le labbra di corallo e gli occhi grandi così. Porta gente, gente nata fra gli ulivi, porta gente che va a scordare il sole ma è caldo il pane lassù nel nord” La canzone di Sergio Endrigo ben fotografa la realtà in cui mi trovai a lavorare quando nel dic.1966 venni assunta in qualità di assistente sociale “avventizia” presso il Comune di Collegno, alle porte di Torino. L’inserimento fu reso possibile da un accordo fra la direzione della Scuola U.N.S.A.S e l’Amministrazione Comunale che richiedeva un operatore assistente sociale che si occupasse delle problematiche di sviluppo della comunità collegnese, cresciuta troppo in fretta sotto la spinta dell’immigrazione dal Sud, dalle Isole e dal Veneto (il Polesine in particolare). clicca qui per leggere il contributo completo
Pubblicato il 2 aprile 2016
Paolo Ambrosioni & The Bi-Folkers
Paolo Ambrosioni & The Bi-Folkers è una Folk and Roll band elettroacustica di Torino. Folk perché prende ispirazione dal blues, country, old time, e più generalmente dalla musica tradizionale di stampo americano. Roll per l’aggiunta di un approccio derivante dal rock’n’roll. A gennaio 2016 è uscito il secondo disco, Hangin’ on a wire, in cui alle sonorità elettriche si aggiungono e si fanno più presenti quelle acustiche. In una buona metà del disco si è cercato di dar voce alle persone e storie incontrate quotidianamente da Paolo Ambrosioni nella sua attività di operatore sociale: Hangin’ on a wire vuol proprio dire “appesi ad un filo” e prova a raccontare storie di persone che in breve tempo si trovano a fare i conti con un equilibrio precario ed instabile, sia a livello materiale ma anche relazionale: sono persone spiazzate dal punto di vista emotivo e psicologico, venendo meno la certezza del lavoro e dei legami sociali e familiari.
social-worker-blues_traduzione
Pubblicato il 2 aprile 2016
Alberto Calandriello
WSWD 2016 – Torino
La musica ha da sempre la capacità di raccontare storie, di descrivere luoghi, di decifrare emozioni; la musica mette a fuoco sensazioni che molti di noi non riuscirebbero a descrivere in maniera altrettanto precisa, anche, o forse soprattutto nel momento stesso in cui le stessero provando.
La musica è un’arma Politica, con la P sfacciatamente maiuscola, perchè legge ed assorbe le paure e le speranze delle persone e le porta ad un livello più alto, più chiaro, più potente.
Woody Guthrie, Bob Dylan, le loro chitarre che potevano uccidere tutti i fascisti del mondo clicca qui per conntinuare a leggere
Pubblicato il 2 aprile 2016
LE COMPETENZE PROFESSIONALI DELL’ASSISTENTE SOCIALE NEL LAVORO CON I MIGRANTI
Alessandra De Vigiliis -Assistente sociale del Progetto SPRAR di Biella, Consorzio Il Filo da Tessere – e Valeria Dalle Nogare – Assistente sociale del servizio sociale, C.I.S.S.A.B.O. Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali Biellese Orientale.
La professione dell’assistente sociale ha trovato e trova nell’affrontare il fenomeno dell’immigrazione e, in particolare delle migrazioni forzate, un luogo lavorativo in cui mettere a frutto le proprie competenze professionali.
Su parte di esse la formazione e l’esperienza acquisita ci trovano preparate per affrontare questa nuova sfida. clicca qui per continuare a leggere
Pubblicato il 2 aprile 2016
#WSWD2016 – Torino – Cartella Stampa
a cura della Consigliera (giornalista pubblicista) Francesca Longobardi
Clicca qui per collegarti alla cartella stampa
#wswd2016 – Gli eventi in Italia – #iseehumans – #vedounsoloordine
Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali
Gazzi: “il tema di quest’anno – Le società prosperano quando la dignità ed i diritti di tutte le persone sono rispettati – è l’essenza stessa della nostra professione”
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Il video messaggio del Presidente dell’Associazione italiana docenti di Servizio Sociale prof. Alessandro Sicora
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aprile