Bambina di due anni morta a Torino dopo essere stata investita. Parla il Presidente dell’Ordine Assistenti Sociali del Piemonte: “Siamo vicini al dolore della famiglia. Chiediamo di verificare le circostanze prima di coinvolgere gli e le Assistenti Sociali. Il nostro lavoro merita rispetto”.
A seguito della tragica notizia della morte di Esmeralda, la bimba Rom di due anni investita nel parcheggio dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, sono uscite diverse dichiarazioni che hanno coinvolto in maniera impropria Assistenti sociali e Servizi Sociali. In un primo momento si è pensato che la piccola fosse in quel luogo con la madre per chiedere l’elemosina, solo più tardi si è appurato che in realtà si stava recando a fare visita ad un parente ricoverato. Il Vice Premier Salvini si è chiesto dove siano gli Assistenti sociali mentre l’Assessore Regionale Marrone ha fatto riferimento ai Servizi Sociali del Comune di Torino e agli allontanamenti di minori.
L’Ordine Assistenti Sociali del Piemonte ritiene fuori luogo tali dichiarazioni e si stringe al dolore della famiglia.
“E’ pericoloso uscire con simili dichiarazioni” afferma il Presidente dell’Ordine Assistenti Sociali del Piemonte, Antonio Attinà “Commenti del genere, senza conoscere i fatti, denotano fini del tutto strumentali e non fanno altro che alimentare diffidenza e odio. Siamo vicini alla famiglia di Esmeralda, esprimiamo vicinanza per la tragedia che sta vivendo. Chiediamo inoltre, con forza, di verificare le circostanze prima di rilasciare dichiarazioni che coinvolgono impropriamente gli e le Assistenti Sociali. Tutti i giorni sosteniamo le famiglie in difficoltà: tutte e indistintamente. Francamente, per come serviamo il nostro Paese, meritiamo rispetto”.