Uniti per il rafforzamento del Servizio Sociale Aziendale in Sanità
Il ruolo strategico dell’assistente sociale in Sanità è stato condiviso ieri, lunedì 30 settembre, con l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi ed il Responsabile Ufficio comunicazione Fabrizio Priano
Nella giornata di ieri, lunedì 30 settembre, il Presidente dell’Ordine Assistenti Sociali del Piemonte Antonio Attinà, la Vicepresidente dell’Ordine Assistenti Sociali del Piemonte Sabrina Testa e la dottoressa Lorella Perugini, rappresentante Sunas e Dirigente di Servizio Sociale Aziendale presso l’Ospedale Maggiore di Novara, hanno incontrato l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi ed il suo Responsabile Ufficio comunicazione Fabrizio Priano.
L’incontro, nato dalla necessità di realizzare l’evento “Mai più salute senza sociale 2.0” con la collaborazione dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, è stato l’occasione per fare il punto sui percorsi avviati – e da avviare – insieme, per la realizzazione del Servizio Sociale Aziendale in tutte le Asl ed Aso del Piemonte, come da delibera del 16 febbraio 2018, la quale indicava nelle nuove linee d’indirizzo per lo svolgimento delle funzioni sociali e dell’organizzazione del servizio Sociale Professionale Aziendale, l’individuazione nella Struttura Semplice del Servizio Sociale Aziendale di un Dirigente Assistente Sociale, «per permettere a tutto il Servizio Sociale Aziendale operante nelle ASL e nelle ASO di portare nelle azioni di programmazione e pianificazione dei Servizi l’attenzione ai bisogni del cittadino caratterizzante il lavoro degli assistenti sociali».
Tuttavia, ad oggi, esiste un profondo squilibrio in Piemonte in merito, in quanto solo il 50% di questo ambizioso progetto è stato realizzato. Questa difformità genera perciò una situazione a due velocità, con Aziende maggiormente virtuose che, nel rispetto del dettato legislativo, hanno effettuato gli adempimenti necessari, ed altre che con fatica stanno intraprendendo il cammino. Di questa situazione, conseguentemente, risente anche la risposta istituzionale al cittadino; poiché solo la presenza di una struttura organizzativa omogenea permetterà in futuro una uniformità di trattamento a livello regionale.
È sulla base di questi presupposti che l’Assessore Riboldi ed il suo staff hanno condiviso le richieste presentate dal Presidente Attinà, dalla Vicepresidente Testa e dalla referente Perugini, affinché le nuove sfide del Pnrr relative il rinforzo dell’assistenza territoriale grazie al lavoro degli e delle assistenti sociali nelle Cot e nelle Casa della Comunità, possano essere espressione di politiche sociali il cui governo deve essere esercitato dai Dirigenti di Servizio Sociale Aziendale.
«Con l’Assessore Riboldi ed il suo staff – ha detto il Presidente Attinà a margine dell’incontro – abbiamo condiviso progettualità e vision comuni, per favorire nel prossimo futuro un‘erogazione di servizi sempre più equa, integrata e capillare, che è quanto di più auspicabile nel rispetto e nell’interessa della persona e del territorio».