#connoialwswd2020
Federico Zullo
Presidente e Fondatore dell’Associazione Agevolando costituita nel 2010.
Collabora con numerose organizzazioni. Tra le pubblicazioni più recenti gli articoli per Studi Zancan “Verso un welfare generativo con giovani in uscita da percorsi di tutela” (2015) e per Erickson “L’inizio di un nuovo cammino. I neomaggiorenni che lasciano l’accoglienza residenziale” (2016) in Lavoro Sociale.
Federico è stato un bambino che ha vissuto l’esperienza di comunità e che ha trasformato quella stessa esperienza, in modo generativo come educatore professionista, ponendosi come valido supporto a giovani in uscita da percorsi di tutela. La sua esperienza l’ha condotto a fare delle scelte orientate all’aiuto, con l’obiettivo di creare rete e sostegno a ragazzi che usufruiscono del percorso in comunità e che arrivati alla maggiore età, con la carenza di risorse sociali, rischiano di trovarsi senza un adeguato sostegno per costruire il loro progetto di vita divenendone parte attiva. Ci racconterà come nasce la prima associazione in Italia “Agevolando” creata per aiutare i ragazzi in uscita dalle comunità che ha come ideatori e protagonisti attivi i ragazzi stessi. Un professionista che ha saputo coniugare in modo fruttuoso la sua esperienza difficile con il saper costruire ricordandoci di quanto importante sia il dono o la capacità della resilienza. Di lui dicono i suoi collaboratori “è una persona estremamente paziente, lungimirante. È molto attento alle persone e generoso, forse a volte fin troppo”, e ancora “da quando lo conosco non l’ho mai visto fermarsi un secondo, ha fatto e sta facendo tanto per ognuno di noi, sia per chi è già uscito, sia per chi deve ancora uscire”.
Con lui e con altri professionisti parleremo delle ricadute di una informazione negativa, non veritiera, propagandistica e della generale perdita di autorevolezza delle professioni del sistema di protezione delle persone in situazioni di vulnerabilità, in occasione della Giornata Mondiale del Servizio sociale che celebreremo a Torino, al Teatro Colosseo, il 23 marzo 2020. Come professionisti riflessivi, orientati cioè alla complessità e all’integrazione di conoscenze, ci interrogheremo rispetto al fare: non solo sul “come” ma anche sul “perché” e sulle difficoltà dell’azione professionale”.
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