Cari colleghi assistenti sociali piemontesi,
come è noto da molti mesi l’Assessorato alle Politiche Sociali della Famiglia e della Casa della Regione Piemonte sta lavorando alla stesura del Patto per il Sociale 2015-2017.
La preparazione del documento ha visto un grande coinvolgimento dei diversi stakeholder da parte dell’Assessore e del suo staff ed appare evidente come le molteplici posizioni siano state tenute in considerazione… per continuare a leggere il documento inviato all’Assessore clicca qui
A seguito dell’invio del documento e della disponibilità al confronto che abbiamo offerto, nella giornata di ieri, 17 settembre, l’Assessore Ferrari ha ricevuto la Presidente e la Vice Presidente dell’Ordine.
L’Assessore ha esordito scusandosi per non aver pensato prima e spontaneamente a coinvolgere l’Ordine degli Assistenti Sociali. Ci ha ringraziato – manifestando apprezzamento – per le sollecitazioni, le proposte, le riflessioni e per lo spirito di collaborazione che emerge dal documento. Ha condiviso la nostra sottolineatura del fatto che il lettore del Patto per il Sociale possa percepire una sensazione di sfiducia nei confronti degli operatori del settore pubblico e dei servizi, impegnandosi a modificare il documento. Ha inoltre riconosciuto l’importanza – evidenziata nel nostro documento – di un approccio anche preventivo e non unicamente riparativo.
Ha assicurato che coinvolgera’ l’Ordine Professionale, cosi come gia’ previsto per gli altri stakeholder, nel prosieguo dei lavori.
Ma non solo, dopo lungo, sereno, costruttivo confronto si e’ impegnato a richiamare la Giunta all’importanza del coinvolgimento degli Ordini Professionali nei tavoli di lavoro regionali.
E ancora….. il dibattito si è spostato anche su cosa l’Ordine degli Assistenti Sociali può mettere a disposizione nel lavoro comune: le due proposte più precise riguardano la collaborazione per la definizione di informazioni strategiche per la rilevazione degli interventi del servizio sociale professionale e la possibilità di un approfondimento sul tema della valutazione di esito degli interventi professionali.
E’ evidente in letteratura come, non solo i fenomeni sociali siano di per sé difficili da definire in modo univoco, ma anche come le modalità di rilevazione e di valutazione degli esiti vadano studiate ed incrementate per garantire una migliore definizione dei progetti e dei possibili risultati. L’intervento del professionista potrebbe essere maggiormente indirizzato dalla consapevolezza del rapporto tra costi e benefici; il cittadino, inserito in percorsi di empowerment anche delle competenze nella scelta delle diverse opzioni, potrebbe assumere delle decisioni maggiormente orientate dai possibili esiti; le istituzioni potrebbero fare scelte di allocazione delle risorse sostenute da dati affidabili.
L’Ordine si è impegnato a mettere a disposizione della Regione le competenze teoriche, metodologiche ed etiche della professione.
La collaborazione sarà formalizzata con atto ufficiale entro la fine dell’anno.
Ci sembra di poter dire, senza esagerare, che l’incontro é andato molto bene, naturalmente il viaggio sarà interessante, affascinante, stimolante ma non potrà essere realizzato se non con la collaborazione di tutta la comunità professionale.