16 febbraio, Torino. La revisione delle Linee di indirizzo per lo svolgimento delle funzioni sociali e l’organizzazione del Servizio Sociale Aziendale all’interno delle Aziende Sanitarie (DGR del 2009) è il risultato della collaborazione tra l’Assessorato alla Sanità, l’Ordine degli Assistenti Sociali del Piemonte e la Rete regionale dei Servizi Sociali della Sanità piemontese.
«Abbiamo atteso con trepidazione – afferma Barbara Rosina (Presidente dell’Ordine regionale degli Assistenti Sociali) – che la Regione Piemonte approvasse la DGR sulle Linee di indirizzo per lo svolgimento delle funzioni sociali e l’organizzazione del Servizio Sociale Aziendale all’interno delle Aziende Sanitarie, risultato della collaborazione tra l’Assessorato alla Sanità, l’Ordine degli Assistenti Sociali del Piemonte e la Rete regionale dei Servizi Sociali della Sanità piemontese. In linea con il Documento del Ministero della Salute del 29 ottobre 2010 “Funzioni del servizio sociale professionale in sanità”, la nuova DGR definisce il modello organizzativo, le competenze e le funzioni esclusive del Servizio Sociale professionale Aziendale e dell’Assistente Sociale della Sanità. Si tratta di un importante passo in avanti e rappresenta una prova tangibile del riconoscimento da parte della Regione nei confronti della nostra professione».
«Quanto fatto con l’Assessorato alla Sanità – conclude la Presidente Rosina – testimonia l’importanza non solo di monitorare l’iter legislativo, ma anche l’essenziale contributo della professione. Occorre guardare alla salute con attenzione ai determinanti sociali che incidono sul benessere individuale e collettivo, affiancare agli interventi medico-sanitari gli interventi sociali di accompagnamento delle persone affette da patologie e delle loro famiglie nei percorsi di cura, riabilitazione, riconoscendo l’importanza delle reti del territorio e dell’ambiente sociale. Gli assistenti sociali della Sanità piemontese, censiti nel 2016, sono 226. Troppo pochi, considerando il costante e continuo aumento della domanda di assistenza sanitaria e sociosanitaria e l’aumento delle situazioni di vulnerabilità. ».
Carmela Francesca Longobardi – consigliere CROAS Piemonte / addetto stampa
