Attivato il tavolo per la rete della protezione e dell’inclusione
Giovedì 7 aprile l’Ordine degli Assistenti Sociali del Piemonte ha partecipato al tavolo regionale per la rete della protezione e dell’inclusione nell’ambito del piano della Regione Piemonte per il contrasto alla povertà 2021-2023, nato con la finalità di operare per la costruzione di un welfare plurale, volto a sviluppare processi di innovazione sociale fortemente interrelati con la dimensione lavorativa dei beneficiari, riconoscendo nella partecipazione al mercato del lavoro uno dei fattori più rilevanti dell’integrazione sociale. Al contempo, il presupposto metodologico su cui il piano si fonda è l’approccio alla persona, cercando di superare la frammentazione per prendere atto che i bisogni associati a specifiche cause possono ripercuotersi trasversalmente sulla società.
Secondo recenti dati, i consumi hanno subito una flessione inusuale (-12,4%), e gli occupati sono diminuiti di circa 50mila unità, secondo una stima Istat sulla Forza Lavoro; di conseguenza, anche i redditi delle famiglie sono stati colpiti dalla crisi. Tra i principali obiettivi del piano sono previsti interventi in contrasto alla povertà estrema, con l’obiettivo di garantire uno sportello di pronto intervento sociale per ogni ambito territoriale: il fondo per la povertà estrema, inoltre, mette a disposizione risorse a sostegno di progetti come residenza anagrafica, housing first e pronto intervento sociale.
Riguardo alle tematiche del Fondo Povertà, inoltre, le risorse sono state declinate per interventi quali il sostegno educativo, i tirocini di inclusione socio lavorativa, l’assistenza domiciliare, il pronto intervento sociale, il sostegno alla genitorialità e il servizio di mediazione culturale. Inoltre è stato previsto un percorso di sostegno alla genitorialità per i nuclei famigliari con un bambino nei primi mille giorni di vita. Rientra in questa area anche la sperimentazione sui care leavers e l’avvio di sportelli di pronto intervento sociale, i Progetti Utili alla Collettività (PUC) e il Potenziamento dei sistemi informativi dei singoli territori.
Tra i punti chiave del tavolo, si è infine affrontato il tema del rafforzamento del servizio sociale. A oggi la media regionale è di 1 Assistente Sociale ogni 4.086 abitanti. Trattandosi di una media ci sono perciò ancora ambiti che non hanno raggiunto il parametro di 1 Assistente Sociale ogni 5.000 abitanti, che è il primo step previsto dal piano, ma si immagina di raggiungere questo risultato entro il 2023 grazie ai finanziamenti messi a disposizione.
“Il piano – ha detto Antonio Attinà, Presidente del Consiglio dell’Ordine Assistenti Sociali del Piemonte e tra i rappresentati del tavolo – evidenzia una significativa attenzione alla centralità della persona e ad un approccio multidimensionale al problema della povertà. Si tratta di avviare percorsi che richiedono protocolli operativi nei quali diverse istituzioni possano lavorare in sinergia. Sappiamo bene che l’integrazione socio sanitaria non si realizza solo a livello dei servizi, ma è necessario parta dalle istituzioni e dalla costruzione di vision comuni”.