Dal sito CNOAS.
Povertà: Legge di bilancio 2018, Gazzi “bene proposta di rafforzare il servizio sociale professionale per evitare il solo bonus”
Comunicato stampa del 13 novembre 2017
Roma, 13 novembre 2017. “Per battere concretamente la povertà il Parlamento ha fatto un importante passo in avanti presentando, prima firmataria Annamaria Parente – capogruppo Pd in Commissione Lavoro e Politiche Sociali e già relatrice del provvedimento sul reddito di inclusione – assieme ai deputati Angioni, D’Adda, Ichino, Mattesini, Maturani e Spilabotte, un emendamento alla Legge di bilancio 2018 che prevede che “al fine di garantire sistematicamente l’infrastruttura sociale della legge e i servizi possono essere effettuate assunzioni di assistenti sociali in deroga ai divieti e alle limitazioni di nuove assunzioni previste dalla legislazione vigente, anche nel caso in cui l’amministrazione interessata sia in situazione di soprannumerarietà ovvero in condizioni strutturalmente deficitarie o in stato di dissesto”. Si tratta di una iniziativa che va nella direzione giusta perché in grado di rafforzare concretamente le strutture territoriali del servizio sociale professionale, attualmente al collasso in molte parti del Paese, e che, invece, sono chiamate a realizzare e gestire i percorsi personalizzati di inclusione che devono affiancare ogni intervento economico per combattere la povertà. Nessun intervento potrà essere efficace senza una vera rete di servizi e opportunità nel contrasto a questo fenomeno e senza questo specifico intervento il REI rischia di essere, in pratica, un mero intervento economico fine a se stesso: un bonus”.Così Gianmario Gazzi, Presidente del Consiglio nazionale degli assistenti sociali.
“Credo che questo emendamento – dice ancora Gazzi – debba essere sostenuto da tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, nel corso dell’intero iter parlamentare della Legge di bilancio ed anzi auspico che sia lo stesso Governo a farlo proprio. Ciò tenuto anche conto che questa misura specifica è richiesta a gran voce da tutti gli attori, primo tra tutti l’Alleanza contro la povertà, che sono impegnati concretamente a sconfiggere questa terribile situazione in cui versano milioni di cittadini di questo Paese. Così formulato, inoltre, eviterebbe il ripetersi di situazioni di Enti locali che ricercano professionisti assistenti sociali a titolo gratuito perché l’attuale normativa impedisce loro di assumerli nonostante la disponibilità di fondi specifici. Va ricordato che spesso i Comuni in questione sono quelli dove le tensioni sociali e la povertà sono maggiori.”
“Mi confortano, in questo senso – conclude il Presidente degli assistenti sociali italiani – le parole della senatrice Parente, là dove sottolinea che “ogni sforzo dovrà essere fatto per rafforzare le politiche sociali e in particolare le misure già in campo, che hanno bisogno di una spinta ulteriore per arrivare alla piena e reale attuazione”. Il rinforzo del servizio sociale professionale sul territorio è un passo ineludibile per raggiungere questi obiettivi.”