CNOAS – Comunicato stampa del 23 agosto 2017 – Terremoti: dal Centro Italia a Ischia gli Assistenti sociali accanto ai singoli e alle comunità

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Terremoti: dal Centro Italia a Ischia gli Assistenti sociali accanto ai singoli e alle comunità

Comunicato stampa del 23 agosto 2017«Si affermi la legalità nel costruire e l’impegno nel ricostruire le relazioni»

Roma, 23 agosto 2017. “Un altro terremoto – dopo quello devastante di un anno fa – ha colpito il nostro Paese con altre vittime e danni. Come nel Centro Italia nell’agosto del 2016, anche in questa circostanza gli assistenti sociali – attraverso l’Asproc, l’associazione Assistenti Sociali per la Protezione Civile – si sono messi a disposizione della Protezione Civile in caso di mobilitazione nazionale ad Ischia con le specifiche competenze proprie dei colleghi già attivi nell’emergenza terremoto Centro Italia del 2016”. Lo affermano in una dichiarazione congiunta il Presidente del Consiglio nazionale degli Assistenti sociali, Gianmario Gazzi e la Presidente di Asproc, Silvana Mordeglia. “Il terremoto che ha colpito l’isola campana – proseguono Gazzi e Mordeglia – ha mostrato, una volta di più, quanto grandi parti del territorio del nostro Paese siano fragili e vulnerabili e quanto strada deve ancora essere compiuta perché davvero si affermi l cultura del rispetto della legalità – per i diversi due aspetti – sia nel costruire e che del costruire. Saranno ancora una volta i tecnici a indicare le cause dei crolli di Ischia e sarà la Magistratura ad individuare le eventuali responsabilità. Ancora una volta siamo oggi di fronte ad una comunità lacerata e smembrata che andrà affiancata affinchè possano essere ritessuti quei contesti amicali e familiari indispensabili per i singoli e per la comunità stessa”.“Il pensiero di tutti va – oggi, in particolare – ai tragici giorni di un anno fa – concludono Mordeglia e Gazzi – quanto una serie di devastanti scosse provocarono in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria quasi trecento vittime. Fu un evento terribile che ha visto una intera Nazione stringersi attorno alle popolazioni colpite con uno slancio di generosità e di partecipazione come pochi altri. In quella circostanza anche gli assistenti sociali, per la prima volta come Associazione iscritta nell’elenco centrale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile si sono mossi con tempestività, professionalità e con spirito di sacrificio come è stato unanimemente riconosciuto. Per la ricostruzione molto è stato fatto ma tanto – troppo – resta ancora da fare. Gli assistenti sociali italiani confermano ancora una volta la loro disponibilità a continuare ad essere a fianco dei cittadini colpiti da quel terribile sisma con l’auspicio che accanto all’impegno a ricostruire le strutture e le abitazioni ve ne sia altrettanto per ricostruire il tessuto di relazioni tra le persone.”