Le priorità delle e degli Assistenti sociali del Piemonte in vista delle Elezioni Politiche del 25 settembre
L’Ordine del Piemonte scrive ai partiti candidati per chiedere un confronto sui temi più urgenti
Il presidente del Croas Piemonte Attinà: «Tra i temi sui quali riteniamo importante puntare l’attenzione, condivisi con il Consiglio Nazionale, ci sono gli investimenti per l’infanzia e
l’adolescenza, le violenze di genere, l’esigenza di una riforma organica per la presa in carico delle persone non autosufficienti, la salute e il contrasto alla povertà. Tuttavia è importante non
dimenticare i migranti, i profughi e i richiedenti asilo»
In vista delle prossime elezioni politiche del 25 settembre prossimo, la comunità professionale delle e degli Assistenti Sociali si è interrogata sulle priorità del Servizio Sociale in un momento in
cui tutto il Paese è chiamato a nuove importanti sfide per il presente e il futuro.
L’appuntamento elettorale del 25 settembre è infatti un’opportunità per riflettere e immaginare azioni concrete per migliorare la vita delle persone che i quasi 2.500 Assistenti sociali piemontesi
incontrano tutti i giorni, offrendo loro il proprio sostegno professionale.
Con l’occasione di queste elezioni è stato perciò redatto dal Consiglio Nazionale dell’Ordine Assistenti Sociali un documento contenente le linee guida delle priorità delle e degli Assistenti Sociali per il futuro del Paese che, l’Ordine Regionale, condivide nei contenuti, ritenendo i temi trattati vettori indispensabili anche per il bene del territorio a livello locale.
«Abbiamo inviato Il documento a tutti i partiti candidati in Piemonte – prosegue Attinà – per avviare insieme un confronto su quelle che – come Ordine Assistenti Sociali del Piemonte
riteniamo siano le priorità legate ai temi riguardanti il welfare e il sociale; temi per i quali gli Assistenti Sociali si battono ogni giorno».
La richiesta ai partiti è che prendano visione di questo documento e comincino con noi Assistenti Sociali un dialogo attraverso il quale presentare proposte concrete.
Le risposte che perverranno all’Ordine regionale saranno rese visibili sui canali istituzionali, con l’obiettivo di animare un dibattito concreto e trasparente in merito a temi di natura sociale, e
quindi attinenti alla professione.
Di seguito i temi del documento: minorenni, violenza di genere e tutela dei soggetti fragili, disabilità e non autosufficienza, salute e servizi sociali territoriali, contrasto della povertà e
dell’esclusione, migranti, profughi, richiedenti asilo, diritti civili, giustizia, professione.
Queste le parole del presidente dell’Ordine Assistenti Sociali del Piemonte, Antonio Attinà: «Tra i temi che più ci stanno a cuore, condivisi con il Consiglio Nazionale, ci sono certamente gli
investimenti per l’infanzia e l’adolescenza, le violenze di genere, l’esigenza di una riforma organica per la presa in carico delle persone non autosufficienti, la salute e il contrasto alla povertà, che in
Piemonte è un tema urgente, confermato anche dai dati, insieme a quello della mancanza di lavoro. Tuttavia è importante non dimenticare il tema dei migranti, così come l’esigenza di tenere
sempre alta l’attenzione sui diritti civili e la giustizia. È un momento molto delicato e questa è un’occasione per farci trovare pronti e fornire il nostro contributo di attori sempre presenti in
prima linea per il bene del prossimo e del nostro territorio».
Questa invece la nota del Cnoas: «Le e gli assistenti sociali, ancor più negli ultimi anni di emergenze sanitarie, economiche e sociali, hanno avuto un ruolo fondamentale di ricucitura e di accompagnamento di persone e comunità. Alcuni passi in avanti in termini di investimenti e di politiche sono stati fatti, è innegabile. Dall’istituzione di un reddito di ultima istanza, alla
progressiva introduzione di livelli essenziali attesi da oltre 20 anni, al rimettere al centro del dibattito temi come non autosufficienza, integrazione sociosanitaria e salute mentale. In questa fase elettorale, riteniamo fondamentale porre a tutti i candidati alcune domande per capire quali siano gli orientamenti e le scelte che intendano portare avanti qualora eletti. Chiediamo risposte
sintetiche e chiare, non generiche promesse. Chiediamo di dare chiare indicazioni sulle norme che si intendano promuovere e le risorse messe a disposizione per realizzarle. Lo chiediamo per chi,
come tutte le persone che si rivolgono a noi, aspetta un aiuto, un sostegno e dei servizi per uscire da situazioni di esclusione, malattia o peggio di violenza. Lo chiediamo per chi, con la giusta
prevenzione, potrebbe evitare di entrare in situazioni di difficoltà».